Ho già parlato, in questo post, delle evidenze rilevate in uno studio condotto da Hu, Bernile, Tang, docenti della Singapore Management University, inerenti la presenza o meno di trading informato, anteriormente al rilascio dei dati macroeconomici più significativi da parte delle agenzie governative USA. Osservando gli high frequency trading data disponibili, essi hanno riscontrato robuste evidenze circa lo svolgimento di trading informato nei maggiori Equity Index Futures e ETFs, antecedentemente agli annunci di politica monetaria da parte della FOMC. Più nello specifico, hanno documentato anormali aumenti di prezzi e sbilanciamento degli ordini proprio nella direzione indicata dai dati resi pubblici (a sorpresa) ai mercati solo in un momento successivo.
Un precedente è rinvenibile inuno studio – denuncia dal titolo “Einstein and The Great Fed Robbery” , condotto da un' importante società statunitense operante nel settoredella market data research e pubblicato sul proprio sito http://www.nanex.net.
Cercherò di analizzarne, di seguito, gli aspetti principali.
Il punto di partenza è rappresentato dal limite fisico della velocità della luce individuato grazie ad Einstein e rilevante anche nel contesto della valutazione della velocità massima di trasmissione dei dati. L'informazione, infatti, viaggia ad una velocità massima pari a quella della luce: in condizioni di settaggio perfette, i dati mostrano una performance pari a 300km per millisecondo; un rapporto spazio/tempo maggiore non è, allo stato attuale, scientificamente possibile (vedremo se la tecnologia laser potrà fare di meglio).
Prima delle 14:00, le news della FED -come spiegato nel post precedente- vengono consegnate ad un gruppo ristretto ed accreditato di reporters nel rispetto delle condizioni poste dall'embargo, al fine di consentire loro di scrivere articoli e/o preparare servizi televisivi, pubblicabili e trasmissibili solo successivamente alla comunicazione ufficiale di quegli stessi dati (alle 14:00), da parte della FED. La stanza di sicurezza (dalla quale nessuno può uscire sino all'avvenuta pubblicazione) chiamata “lock – up room”verso la quale le informazioni vengono veicolate con un certo anticipo rispetto alla pubblicazione ufficiale, ha sede a Washington DC; le azioni sono negoziate a NY e molti Futures a Chicago. Il rapporto della distanza tra le 3 città con la velocità della luce, rappresenterebbe la prova chiave della fuga di notizie, volta a favorire l'esecuzione di trading informato antecedente al rilascio dei dati da parte della FED. L'ammontare di tempo richiesto per trasmettere informazioni tra due punti è funzione non solo della distanza tra essi intercorrenti, ma anche della rapidità dei relativi elaboratori nel codificare e decodificare le informazioni. Nanex ha una lunga esperienza nel valutare l'impatto di centinaia di eventi informativi ad un livello di millesimo di secondo e ritiene con certezza (viste le numerose ricerche effettuate) che un'informazione viaggi da Chicago a New York (e viceversa), in 5 millisecondi. Infatti, anche se Chicago è più vicino a Washington di New York, il percorso della fibra ottica tra le due città non è perfettamente dritto od ottimizzato, ragion per cui lo stesso pacchetto di dati impiega 7 millisecondi per viaggiare da Chicago a Washington (e viceversa), mentre ne impiega poco meno di 2 per viaggiare da Washington e New York (e viceversa). Quindi, quando l'informazione viene ufficialmente rilasciata a Washington (dalla FED), a New York essa dovrebbe essere visualizzata 2 millisecondi dopo e a Chicago 7 millisecondi più tardi. Ciò significa anche che, noi dovremmo vedere una reazione a livello di negoziazioni in azioni (scambiate a New York) circa 5 millisecondi prima della reazione sui future (scambiati a Chicago) e questo è quello che normalmente viene osservato in occasione della comunicazione di news provenienti da Washington. Tuttavia, sulla base di un' attenta analisi sui millisecondi delle marche temporali dei trades in azioni, future, opzioni, future options, Nanex ha riscontrato come l'attività di alcuni operatori su questi strumenti sia esplosa nello stesso, identico, millesimo di secondo: questo è fisicamente impossibile. Inoltre, la reazione alle news si è verificata nell'arco di 1 millisecondo, il che significa che in quel lasso di tempo l'informazione rilasciata a Washington non avrebbe potuto raggiungere Chicago (o New York): un'altra impossibilità fisica. Infine, c'è la circostanza in base alla quale, l'informazione presente sul sito istituzionale della FED non sia immediatamente comprensibile per un elaboratore: a meno che non si consideri un millisecondo, una quantità di tempo sufficiente per chiunque volesse impegnare (come è accaduto) oltre un miliardo di dollari al fine di acquistare azioni, futures ed opzioni.
Nei minuti antecedenti l'annuncio della FED delle ore 14:00 del 18 Settembre 2013, è stata rilevata una significativa attività sui Comex Gold Futures (scambiati a Chicago) e sull'ETF GLD (negoziato a New York). Questa circostanza ha fornito a Nanex l'opportunità di misurare da vicino, l'esatto ammontare (al millisecondo) di tempo intercorrente tra la trading activity svolta a Chicago e quella svolta a New York.
Il primo grafico (tratto da Nanex.net), mostra i tre minuti e mezzo “intorno” al rilascio dei dati FED; gli altri ci consento di comparare facilmente l'attività sul GLD (di New York) e GC Futures (Chicago) per i 6 diversi periodi considerati. Noi potremo osservare come nelle prime 5 coppie – precedenti l 'annuncio- l'attività sia riscontrata prioritariamente su GC Futures, seguita da quella su GLD, a distanza di 5-7 millisecondi. Nell'ultimo paio, comparante l'attività alle 14 in punto, noi potremo evincere come GC Futues e GLD reagiscano nello stesso millisecondo. L'ultimo grafico (dei 6 che andrò ad inserire), però, mostra esattamente l'evento delle ore 14:00:00, quando Gold Futures negozia - in reazione all'annuncio FED- nello stesso identico momento di GLD. Questo è fisicamente impossibile a meno che le informazioni della FED non fossero già presenti (quindi disponibili) a Chicago ed a New York. Con i grafici di cui sotto, sarà facile comparare le parti inferiori dei pannelli di ciascun grafico, i quali mostrano il trading volume per ogni millisecondo.
Nella prima GIF, possiamo apprezzare un' animazione del mercato Gold (GC) Futures (Chicago) (puntini in giallo) seguita dal GLD stock (New York), in data 18 Settembre, 2013 dalle 13:57 alle 14:00:30.
Fonte: www.nanex.net |
Osserviamo ora i 150 millisecondi per 6 differenti periodi di elevata attività nei minuti prima e durante l'annuncio dei dati.
Ogni grafico (tratto da Nanex.net) mostra come ad "essere attivo" sia per primo il Gold Futures GC di Chicago, seguito da GLD scambiato a New YorK (e questo rientra nella normalità essendo GLD un ETF che acquista sia oro fisico che future sull'oro).
Prima coppia.
Terza coppia
Quarta coppia
Quinta coppia
Prima coppia.
Seconda coppia
Terza coppia
Quarta coppia
Quinta coppia
Sesta coppia di grafici, ritraenti il momento "incriminato", ore 14:00:00. I due mercati reagiscono (ovviamente con volumi differenti) nello stesso identico momento. Situazione fisicamente non possibile.
Cosa possiamo dedurre da quanto sopra?
Teoricamente, le letture possono essere due.
- Le notizie della Fed, in quel 18 Settembre 2013 erano condensate da un servizio di news, in un semplice messaggio "No Tapering" (qualcosa di molto semplice comprensibile dagli elaboratori) e collocate prima delle 14:00, su alcuni news servers in condizione di co-location, in prossimità alle trading machines, sia a New York che a Chicago. Per co-location si intende il servizio commerciale, offerto dalle piattaforme di negoziazione, che consente ai partecipanti al mercato e ad altri soggetti interessati (ad es. data vendor) di prendere in locazione degli spazi in prossimità delle piattaforme del mercato, al fine di collocarvi i propri dispositivi (cioè i server) e quindi minimizzare il tempo di applicazione di una proposta in acquisto o in vendita presente sul book di negoziazione (latency) ovvero il tempo di trasmissione degli ordini al mercato . Nella pratica operativa i partecipanti la mercato sovente utilizzano la cosiddetta multiple co – location, i cui server utilizzati per il funzionamento degli algoritmi sono posizionati in più località, ciascuna delle quali in prossimità di una piattaforma (Cfr. Il trading ad alta frequenza: caratteristiche, effetti, questioni di policy, di V. Caivano, S. Ciccarelli, G. Di Stefano, M. Fratini, G. Gasparri, M. Giliberti, N. Linciano, I. Tarola, Consob Discussion Papers, p. 10). Le nuove macchine sono programmate per rilasciare le informazioni alle 14:00 esatte, consentendo agli algoritmi di reagire immediatamente in entrambi i luoghi. Questo è quanto accade con riguardo ai nuovi servizi privati di trasmissione dati, tra i quali la Consumer Confidence o il Chicago PMI, rispetto ai quali noi possiamo notare un comportamento identico a quello visto nella coppia di grafici numero 6, vale a dire un' immediata reazione a New York ed Chicago. Accettando questa costruzione, dovremmo giungere alla conclusione che le informazioni della FED siano state rilasciate dalla lock-up room, che impedisce però la trasmissione di ogni informazione all'esterno (anche perché non sono ammessi cellulari o connessioni internet). Inoltre anche se la trasmissione fosse temporizzata in via automatica - informatica per le ore 14:00, posto che l'informazione impiega 5-7 millisecondi per giungere a Chicago da Washington, dovremmo dedurre che la trasmissione dalla capitale parta alle 14:59:995, violando dunque le disposizioni regolamentari. Questa tesi è considerata poco plausibile dagli esperti della Nanex.
- Le informazioni della Fed sono state passate illecitamente o conosciute da qualche grande azienda di Wall Street, la quale avrebbe deciso di pre- programmare le proprie trading machines sia a New York che a Chicago, in attesa delle ore 14:00 in punto per acquistare qualsiasi strumento finanziario acquistabile. Questa spiegazione è ritenuta più plausibile, in quanto è stato rilevato che le organizzazioni attive nel settore della diffusione delle notizie ad un tempo definito, non sono totalmente in grado di sincronizzare i loro master clocks, ragion per cui spesso le rilasciano con +/- 15 millisecondi (di ritardo o di anticipo) rispetto all'ora esatta corrispondente. I loro nuovi elaboratori in New York e Chicago riescono a rilasciare le news contemporaneamente, nello stesso millesimo di secondo, ma con lo stesso ritardo rispetto al master clock. Cioè, noi vedremo un' immediata reazione del mercato, 15 millisecondi prima del tempo (qualsiasi) ufficiale programmato, ma nello stesso millisecondo sia a New York che a Chicago. Storicamente, i servizi di news hanno dimostrato un time range di circa 30 millisecondi (+/- 15 millisecondi) e siccome la reazione osservata a Settembre è iniziata un millesimo di secondo dopo le ore 14, appare più probabile che ci sia stata proprio una fuga di notizie (non necessariamente di natura informatica) all'interno di una delle società eroganti servizi di comunicazione dati temporizzati. Sappiamo ad esempio che il Bureau of Labor Statistics ha inasprito le regole di accesso alla propria lock-up room, impedendolo anche a rispettate agenzie: risulta davvero difficile immaginare un reporter di una qualche nuova agenzia di data vendor, infiltrato all'interno per distillare verso l'esterno, news condensate in un messaggio interpretabile dagli algoritmi degli elaboratori -in un millesimo di secondo- come "compra tutto ciò che è disponibile sul mercato"; così come è improbabile che Wall Street moduli il proprio trading basandosi semplicemente sulla news di qualche reporter sconosciuto.
Ad ogni modo, senza badare a quale delle due ipotesi possa considerarsi corretta (potrebbe anche essere quella derivante da una combinazione delle due), le new della Fed erano certamente presenti nei trading centers di Chicago e New York, prima delle 14:00. Non sappiamo quante persone ne siano state a conoscenza; quello che conosciamo è l'esplosione -senza precedenti nella storia degli annunci FED- del trading basato sulle informazioni ottenute prima di quanto stabilito dalla Banca Centrale, il tutto, in un millesimo di secondo.
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