Consigli per la lettura.
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Cari amici, in questo post vorrei rispondere ad alcuni vostri quesiti, precisando per ora brevemente (in futuro spero di aver maggior tempo a disposizione per approfondire queste ed altre tematiche) che cosa intendevo dire nei posts precedenti, usando le espressioni “Liquidity Detection” ed “Ignition Momentum”.Liquidity Detection (o algo searcher) è traducibile in “rilevazione, individuazione, localizzazione di liquidità”. Chi è che va alla ricerca di liquidità ed in che modo? I protagonisti di questa caccia al tesoro sono gli algorithmic traders, non necessariamente “HF” anche se, come abbiamo avuto modo di vedere in altri posts, disporre di una velocità operativa maggiore di quella degli altri attori presenti sul mercato, significa poter dispiegare tutta una serie di strategie operative non attuabili dai traders che siano algoritmici ma non ad alta frequenza.
La liquidity detection può avere fondamentalmente due finalità:guardiamo alla prima. Come tutti noi sappiamo, gli SL ed i TPvengono inseriti -generalmente-in corrispondenza di livelli di prezzo definiti “chiave” in relazione alle osservazioni condotte sulla base dell'analisi tecnica pura (supporti e resistenze statiche e dinamiche) oppure condotte sulla base dell'analisi fondamentale ad essi riferita ed avente ad oggetto lo strumento finanziario posto sotto osservazione. Uno stop loss associato ad una posizione long è un’operazione di vendita e viceversa per le operazioni short. Tramite l'utilizzo del take profit (TP), invece, si impartisce l'istruzione di chiudere automaticamente in profitto la posizione in corrispondenza di un livello tecnico (prezzo) ritenuto particolarmente significativo o di un livello assoluto di guadagno ottenuto dalla posizione ed ovviamente preimpostato dal trader. Gli HFTs quindi, immettono market orders sui livelli di prezzo in corrispondenza dei quali essi ritengono gli altri operatori di mercato abbiano piazzato i loro SL o TP. Per quale motivo? Al fine di far scattare proprio quegli SL e quei TP, vale a dire: l'HFT immette il proprio ordine avente come prezzo quello in corrispondenza del quale ritiene sia “annidato” il grosso degli SL o dei TP, al fine di segnalare al mercato tutto che ordini (seppur di size molto contenuta) aventi quei livelli di prezzi siano stati effettivamente eseguiti, innescando l'esecuzione automatica dei vari SL e TP. Questi, attivandosi in chiusura delle posizioni aperte nel momento in cui il prezzo impostato come condizione viene negoziato sul mercato (in virtù dei piccoli ordini immessi dagli HFTs), rilasciano meccanicamente la propria liquidità, che viene accumulata dall'HFT il quale in precedenza si è mosso per poter assumere con profitto una nuova posizione, in vista del rilascio di quella stessa liquidità. Quindi, l 'HFT per far scattare un TP predisposto da molti operatori su posizioni long, con conseguente ondate di vendite, invia a mercato piccoli ordini con livello di prezzo coincidente con quello del TP, segnalando ai traders (e relative piattaforme) che il prezzo da essi impostato è effettivamente negoziato, cioè presente sul mercato, accumulando nel frattempo posizioni short tali da sfruttare l'ondata di liquidità “in vendita” che l'innesco dei TP su posizioni long genererà (e viceversa nel caso di TP su posizioni short). Deve osservarsi come l'attivazione dei TP su posizioni long generato dall'esecuzione di piccoli ordini aventi quei livelli di prezzo, genera sì vendite in chiusura delle posizioni, ma non sempre in grado di incrociare significative posizioni -a livello quantitativo- sull'opposta buy side, con conseguente repentina discesa dei prezzi:in altri termini, facendo scattare il TP con annesse vendite, i sellers non troveranno -sulla buy side- praticamente nessuno (o quasi) perché gli HFT hanno sì fatto scattare i TP inserendo ordini con quel livello di prezzo, ma di size molto molto contenuta. Quindi, quando in conseguenza della presa di profitto scatteranno le vendite, gli HFT non si troveranno sulla buy side, ma sfrutteranno la discesa dei prezzi generata dallo squilibrio quantitativo tra sell e buy orders, posizionandosi al ribasso con qualche millesimo di secondo d'anticipo rispetto al momento in cui causeranno il “fuoco di vendite” in esecuzione dei TP (il discorso di cui sopra vale al contrario anche per i TP di posizioni short e per la condotta tenuta sugli SL).
Andiamo adesso ad analizzare la seconda finalità in ragione della quale la liquidity detection viene praticata. Gli HFTs possono -ripetutamente- inserire piccoli ordini “esploratori” volti ad identificare l'esistenza o meno di ordini di grandi dimensioni di origine istituzionale (banche, hedge funds, fondi comuni) presenti nelle dark pools o in altre trading venues. Per quale motivo? Perché questo processo esplorativo può fornire la ragionevole certezza dell'esistenza di grandi porzioni di liquidità “nascosta” riconducibile all'operatività di grandi investitori, in grado di consentire agli HFT di tradare nel momento della loro scoperta, sull'assunto che quel/quei grande/i ordine/i determinerà/nno un movimento di prezzo della security a loro esclusivo beneficio, nel momento in cui l'intero mercato verrà a conoscenza della loro presenza. Questa pratica poggia sull'esistenza di dark pools (alle quali dedicherò in futuro posts appositi) di proprietà di grandi brokers-dealers: chi sono i più importanti broker-dealers? Le banche d'affari. E perché la loro esistenza risulta così importante per la tematica qui oggetto di trattazione? Perché, come tutti sappiamo, le grandi banche d'affari vendono agli HFT l'accesso alle informazioni degli ordini transitanti nelle loro dark pools. E perché qualcuno dovrebbe pagare per accedere alle informazioni contenuti negli ordini transitanti dalle dark pools delle principali banche d'affari? Perché gli HFTs vedono l'ordine, quindi il probabile impatto che può avere sul prezzo di quello strumento finanziario in anticipo rispetto a tutti gli altri e prima che quell'informazione sia resa nota al mercato intero, assumono una posizione conseguenziale. Inoltre, le banche brokers-dealers che nell'agire in qualità di brokers dovrebbero fare i migliori interessi dei loro clienti, vendendo -viceversa- agli HFTs l'accesso alle informazioni contenute negli ordini da loro gestiti, ne ritardano la trasmissione sul mercato proprio per consentire (parliamo di millesimi di secondi) agli HFTs di sfruttare il vantaggio informativo, a discapito però degli stessi clienti che compreranno (in ragione delle posizioni massicce nel frattempo assunte dagli HFTs) ad un prezzo più alto o vendendo ad uno più basso, una volta che il loro ordine sarà inviato al mercato per l'esecuzione.
L' Ignition Momentum è invece un'evoluzione della Liquidity Detection, avente un'articolazione non molto complessa, scomponibile in 3 fasi:
- si parte da una condizione di prezzo stabile;
- gradualmente, l'HFT inizia ad accumulare posizioni (indifferentemente long o short) generando un aumento di volumi non repentino bensì ripartito su qualche minuto, dal quale non consegue alcun movimento di prezzo significativo;
- finita la fase di accumulo, l'HFT immette sul mercato un ordine di grande dimensione generante un forte movimento del prezzo (al rialzo o al ribasso) che spinge gli altri traders a reagire al movimento. Nel momento in cui inizia la reazione, l'HFT chiude la propria posizione con profitto ed uscendo dal mercato causa una contrazione dei volumi, con successivo ritracciamento dei prezzi sui livelli originari.
Diamo uno sguardo a questo grafico
Sopra è rappresentato il movimento fatto registrare da Daimler, quotato sul mercato XETRA, in data 13 Luglio 2012.
Cosa ci dicono tutte queste linee e queste frecce? Ci dicono che: in un primo momento l'HFT accumula nell'ordine di 4-5 minuti, un po' di posizioni short, segnalando un discreto aumento dei volumi con prezzi sostanzialmente laterali. Terminata detta fase, l'HFT invia un ordine di grandi dimensioni (in questo caso short); ma nello specifico, in quali condizioni lo inoltra? In condizioni di bassa volatilità e bassi volumi, al fine di incrementarne l'impatto sui prezzi. Tutti coloro i quali si trovano in quel momento in posizione long, iniziano a chiudere le proprie posizioni. L' HFT utilizzerà le chiusure degli ordini long, al fine di chiudere la propria posizione short con profitto. Nel caso di specie l'HFT deve chiudere la sua posizione short, quindi sfrutta le vendite di quelli originariamente long per eseguire gli acquisti necessari a chiudere la sua posizione ribassista. In altri termini, le vendite eseguite dai long per evitare di perdere (a causa della discesa dei prezzi generata dalla grosso ordine short immesso dall'HFT), diventano gli acquisti fatti dall'HFT per chiudere con profitto la sua operatività short della durata di pochi minuti.
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