lunedì 11 gennaio 2016

LA FINE DEGLI ORDINI STOP-LOSS SUL NYSE E L'IMPATTO SUI TRADERS RETAIL PT.3. LA CACCIA AGLI STOP

Trovate quila prima parte e qui la seconda.
Tornata la volatilità, si ripropone il quesito di sempre: «mica staranno a dà la caccia allo stoppe losse mio?».
Per quanto riguarda gli ecosistemi facenti uso di internalizzatori (wholesalers), sapete benissimo (se non lo sapete leggete i links di cui sopra) che i brokers richiedono ai primi di gestire -a livello informatico- gli stop-loss dei retail.
Ma gli wholesalers-che ricordiamo essere granditrading firms utilizzanti tecnologia ad alta frequenza- daranno mai la caccia ai loro ordini?
Per provare a rispondere a questa domanda, mi sono permesso di disturbare un mio caro amico, vale a dire il fondatore diNanex. Come forse saprete, Nanexè una società americana, diffusamente considerata la migliore al mondo nell'analisi dei dati microstrutturali dei mercati finanziari, da anni impegnata nello studio dell' HFT.
Cosa ci dice Eric Scott Hunsader, miglior data analyst al mondo, a tal proposito? Ci dice quanto segue.
Iretail stop orders attendono l' eventuale esecuzione ad intervalli piuttosto standardizzati (0,00 – 0,25 -0,50), presso gli wholesalers, ovvero sugliorder books da questi predisposti a tale scopo.
Gli internalizzatori, conoscendo quei livelli di prezzo, possono anticipare ed esacerbare il movimento ribassista al fine di incrementare i loro profitti netti. In che modo?
  1. Predispongono -a livello informatico- una view composita di tutti gli order books (Bid/Offer per ogni livello di prezzo) di tutti i mercati.
  2. Non appena i loro algoritmi inizino a segnalare l'esistenza di una pressione sulla Offer side maggiore di quella esercitata dai Bids disponibili, chiaro segnale di un inizio di discesa -avente una durata variabile- dei prezzi, gli internalizzatori (che hanno disponibilità finanziarie nell'ordine di miliardi di dollari al netto della leva) reagiscono aggiungendo ulteriori short sales al fine di spingere il prezzo dell' asset attenzionato verso il limite di prezzo -più vicino rispetto a quello fatto segnare dal mercato in quel momento- impostato dagli operatori retail, in modo tale da innescare i relativi stop-loss.
  3. Gli stop-loss verranno quindi innescati proprio grazie al pesante sbilanciamento -temporaneo- sperimentato dalla offer-side rispetto ai pochi ordini di acquisto negoziabili presenti, in quel momento, sulle bid sides dei vari order books.
  4. A seguito della rapida discesa del prezzo, la view composita dei vari order books inizia a segnalare la presenza di nuovi bid orders (quindi di compratori) che vanno a bilanciare -gradualmente- i sell orders.
  5. Gli internalizzatori e gli HFTs coprono le loro vendite allo scoperto, acquistando i titoli proprio dai retail (costretti a vendere forzosamente per l'innesco degli stop-loss) in prossimità del minimo relativo, proprio poco prima che il prezzo dell'asset inizi la fase di recupero.
  6. L'inizio degli acquisti segna la fine -magari solo temporanea- della pressione ribassista, innescando il reverse.
  7. Profitti facili, istantanei e quotidiani per gli internalizzatori.
Scacco matto in 7 mosse.

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