In questi giorni abbiamo parlato molto -su Facebook- di trading condotto a ridosso degli annunci concernenti i risultati trimestrali/semestrali. Come forse saprete, abbiamo parlato molto -su queste pagine- di quanto possa essere stolta la decisione di tradare le news releases qualora si versi nelle condizioni operative -quindi anche strutturali- proprie dei retail, il che potrebbe portare qualcuno a rilevare una contraddizione tra la serie di post inaugurata dal presente e quanto scritto in passato.
In realtà, quanto mi conduce a sostenere la necessità di predisporre un trading system in grado di performare bene in relazione ai risultati delle trimestrali appartiene già allo scibile umano, trattandosi di considerazioni elaborate negli anni da operatori ben più qualificati del sottoscritto.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato come, a partire dal 1996, il trading con opzioni earning related sia cresciuto in maniera esponenziale. Naturalmente, non si tratta di un fenomeno casuale visto che una quota veramente considerevole dei rendimenti annuali in conto capitale di molti titoli si verifica proprio in corrispondenza delle trimestrali (alcuni studi hanno sottolineato come nel 50% dei casi, nel giorno delle releases o in quello immediatamente successivo in caso di comunicazione in AH, i titoli presentino rendimenti pari a 30 volte quelli osservabili nei trading days privi di notizie sui risultati operativi).
In tale contesto, le opzioni rappresentano lo strumento migliore per fare trading perché in alcuni casied a talune condizioni è possibile essere profittevoli a prescindere dalla direzionalità del mercato. Attenzione! Non sto dicendo che sia sistematicamente possibile creare strutture negoziali risk-free. I gains senza risks sono le tipiche promesse dei maghi Do Nascimiento 2.0 che garantiscono di potervi far diventare ricchi -riporto testualmente- «Rapidamente e senza fatica» con i loro trading systems. I predetti sono dei poveri ciarlatani, dei peracottari, dei Totò Truffa che abbindolano gente dalla mente labile necessitante di sostegno clinico psicologico/psichiatrico più che di financial coaches.
Qualora decidessimo di operare acquistando o vendendo allo scoperto le azioni del titolo “Alfa”poco prima ed in attesa degli earnings, per portare a casa un gain dovremmo aver ragione circa:
· la natura e la dimensione di eventuali sorprese sugli utili/perdite;
· eventuali cambi di guidance;
· la reazione del mercato a tutte le news predette.
Predire gli utili/le perdite è qualcosa di molto molto complesso: pensiamo alle decine di analisti super specializzati nel loro settore di riferimento, addentri al titolo coperto ed alla miriade di fonti di cui dispongono per elaborare i loro dati. Eppure, spesso sbagliano in maniera grossolana. Tra l’altro, anche qualora fossimo in grado di azzeccare le sorprese rispetto al consensus, dovremmo sostenere il rischio che la reazione del mercato vada in direzione opposta rispetto a quella ipotizzabile alla luce dei risultati (a fronte di sorprese formalmente positive il mercato potrebbe reagire male e viceversa). Questo significa che, anche qualora fossimo in grado di predire accuratamente eventuali sorprese sui risultati gestionali, cosa già di per sé difficilissima, rischieremmo di perdere comunque denaro.
Post scritto ascoltando
Nessun commento:
Posta un commento