Cari amici, avevo già trattato il tema dei bond futures in 6 diversi post (clicca qui, qui, qui, qui, qui, qui)
Forse qualcuno di voi ricorderà cosa successe in data 7 Maggio 2015in relazione ai titoli di stato tedeschi.
Successe, in estrema sintesi, quanto segue
- La volatilità dei titoli di stato tedeschi, in quel giorno, toccò valori importanti. A livello intraday, i rendimenti sulle scadenze più lunghe crebbero di circa 21 pb sino a raggiungere il massimo di 80 pb, per poi chiudere sugli stessi livelli del giorno precedente, ovvero, a 59pb.
- Un caso simile, seppur strutturato su di una dinamica differente, si osservò in data 15.10.2014. Il fenomeno, noto come US Treasury Flash Rally ed analizzato -unitamente al contemporaneo Flash Crash- nel primo dei sei post di cui sopra, vide una contrazione dei rendimenti di circa 30pb, poi quasi interamente recuperati nel finale di seduta.
- A differenza dell'aumento dei rendimenti visti in data 3 Giugno 2015, legati all'aggiornamento al rialzo dei targets inflazionistici (poi smentito dai fatti) da parte della BCE, quello del 7 Maggio 2015 non sembra essere connesso ad alcun effetto-annuncio di dati macro, mentre appare probabile che qualcuno, in pari data, abbia chiuso qualche operazione a leva nel mercato dei derivati su titoli a reddito fisso.
- Già prima dell' avvio ufficiale del PSPP da parte della BCE, gli operatori di mercato cominciarono a posizionarsi tutti sulla stessa side del mercato dei titoli di stato, prezzando un lento ma continuo ribasso dei tassi. In circostanze del genere, anche news di fatto insignificanti hanno la capacità di far muovere il mercato in una direzione contraria.
- A fronte di prezzi molto volatili, in data 7 Maggio 2015, sui titoli di stato tedeschi fu possibile osservare sia un bid-ask spread in allargamento (tanto da raddoppiare, in prossimità dell' evento, portandosi da 40 ad 80pb con riguardo ai titoli con scadenza residua ≥ di 12 anni e ½) sia una forte riduzione -espressione di un fenomeno che si protrae tutt'ora- della profondità del book di negoziazione. Una minore profondità del book fa sì che anche trades di size non elevatissima possano contribuire a far muovere di molto i prezzi; la profondità, in quell'occasione, si ridusse soprattutto con riguardo ai titoli aventi una scadenza più lunga.
- Sino ad ora, in vigenza di PSPP, la BCE ha comprato assets eligibili tedeschi per 191,4 mld: consideriamo che, i titoli del debito pubblico che il Governo Federale Tedesco emetterà nel corso dell'intero 2016 saranno pari a 202.5 miliardi di cui 48.5 emessi sotto forma di strumenti del mercato monetario (scadenze a 6 ed a 12 mesi) e quindi non oggetto di potenziale acquisto da parte della BCE.
- La questione della liquidità dei titoli di stato tedeschi è resa un po' più complessa sia dal trend di lungo termine che vede gli intermediari ridurre i volumi di titoli del reddito fisso detenuti, sia dal fatto che la conduzione del depo rate in territorio negativo consente alla BCE, ad oggi, di continuare ad acquistare i titoli con rendimento sì superiore alla soglia del primo ma pur sempre negativo, con conseguente inevitabile posizionamento su scadenze più lunghe. Quindi, un eventuale bund a 10 anni può essere, ancorché avente rendimento negativo, oggetto di acquisto da parte della BCE. Nel frattempo, però, in ottica Brexit molti altri operatori hanno comprato o provato a comprare Bund Y10, tanto da spingerne il rendimento, per la prima volta nella storia, in territorio negativo. Nel caso di mancata Brexit reputo probabile un sell-off abbastanza consistente che difficilmente troverà argine nello scarso spessore e nella scarsa profondità che la bid side del mercato presenterà nel venerdì/lunedì successivo allo svolgimento delle operazioni referendarie. Viceversa, in caso di Brexit, il Bund virerà in territorio negativo e lì si manterrà per diverse settimane, con conseguente incremento e spostamento in avanti di un rischio di tantrum e duration aventi proporzioni inedite ed abbastanza pericolose.
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