lunedì 25 dicembre 2017

TRADING, CRIPTO TRADING E LIQUIDITA’ PT.1

Nel momento in cui ci apprestiamo ad inserire un ordine su di una qualsiasi piattaforma, i nostri obiettivi operativi devono fare i conti con le condizioni di mercato esistenti. Tutti noi siamo alla ricerca del miglior prezzo di acquisto/vendita,volontà che si spera di concretizzare stimando un’accettabile probabilità di matching a fronte di un rischio esecutivo contenuto, il che presuppone scelte teoricamente ottimali circa la selezione del target price, del se, del come e del quando splittare l’ordine di acquisto/vendita.
Sia il comparto azionario che quello dei cripto assetspresentano oggi mercati altamente frammentati: ne consegue che scegliere il mercato sul quale piazzare un ordine assume un’ importanza non inferiore a quella del settaggio del prezzo e della size del trade. La quasi totalità dei traders retail è disinteressato a queste tematiche e la cosa potrebbe andar bene (sino ad un certo punto) specie nel caso in cui negozino esclusivamente titoli ad alta capitalizzazione; viceversa, il tema è di fondamentale importanza nel caso in cui si tradino cripto assets. I traders professionisti, al contrario, prestano grande attenzione al tema prova ne è il fatto che l’average order size di moltissimi mercati risulta essere attualmente molto contenuta poiché intenso è il timore dei primi di incorrere nel cosiddetto “rischio di segnalazione”,ovvero, nel rischio di segnalare -involontariamente-  al resto del mercato le proprie intenzioni operative, con conseguente quasi certo front-runninged ottenimento di un prezzo di acquisto/vendita peggiore.
Credits to Junhao Li

Soffermiamoci brevemente sul “signalling risk”. Nel momento in cui immettiamo un ordine su di un book “lit”offriamo istantaneamente un’ opzione operativa a coloro i quali intendano eseguire un trade di segno opposto e comunichiamo loro il nostro essere eventuali large buyer o large seller. Acquisita questa informazione, il resto dei partecipanti potrà rettificare le proprie strategie negoziali: ad esempio, in presenza di un large buy order, un venditore potrà essere meno aggressivo (potrà cioè evitare di spingere troppo in basso il prezzo al quale è disposto a vendere l’asset) perché consapevole del fatto che ad un dato prezzo siano comparsi uno o più compratori. Sui mercati finanziari, i fondi pensione, gli hedge funds e le altre whales, cercano di contenere questo tipo di rischio utilizzando tipologie speciali di ordini oppure dirottando una parte dei trades verso ATS opache(dark pools). Il signalling riskdipende sia dalla size del trade che dalla liquidità dell’ asset trattato. Nel mondo dei cripto assets (e delle small caps) molti tokens risultano illiquidi sia in virtù dell’offerta limitata che della frammentazione dei mercati e quindi anche un piccolo limit order potrebbe consentire l’identificazione di large buyer/seller latenti, vista la scarsa profondità/ridotto spessore dell’ order book. Viceversa,  qualora un assets fosse tradato in maniera rilevante ed i books presentassero profondità e spessori importanti, il rischio di segnalazione risulterebbe più ridotto (anche se non eliminato del tutto).
Da un punto di vista strutturale è possibile distinguere tra:
·         mercati totalmente trasparenti, con book visibile e senza alcun tipo di hidden orders;
·         mercati totalmente opachi, con book non visibile (dark pools).
A dire il vero, quasi tutti i mercati esistenti sono parzialmente opachi nel senso che supportano almeno ordini di tipo hidden/iceberg. Talvolta, qualche ECN (MTFs) offre anche il dato della probabilità di esecuzionedel singolo trade che a sua volta si bassa sugli storici delle cancellazioni, della latenza e degli eseguiti.  La probabilità di esecuzione è importante perché ci consente di stimare il rischio di ottenere un inseguito (parziale o totale) e quindi di veder alterato il prezzo al quale vorremmo comprare o vendere l’asset di riferimento.
Con riguardo al mondo dei cripto assets (ma il discorso è valido per tutte le asset classes) assume particolare rilievo, visti gli alti bid-ask spreads non di rado osservabili, modulare l’aggressività degli ordini.
L’aggressività di un ordine è funzione della sua tipologia, del suo prezzo e della sua dimensione.
La quasi totalità dei traders retail fa uso di market ordersi quali sono strumentali all’ ottenimento di un’ esecuzione immediata al miglior bid/ask price disponibile in un dato momento. I market ordershanno un costo ulteriore rispetto a quello delle commissioni rappresentato dal best bid-ask spread (in realtà il costo può essere anche maggiore nell’ ipotesi in cui per l’ottenimento dell’ eseguito dovesse essere necessario consumare la liquidità presenti su più livelli del book). Ne consegue che, nel momento in cui inseriamo un market order di discrete dimensioni, decidiamo di operare in maniera aggressiva perché, specie nel mondo delle cripto e delle small caps, andremo verosimilmente ad operare su più livelli (con un price impact che può essere pari a qualche decina/centinaia di euro sul Bitcoin). I limit orders, invece, ci garantiscono un dato prezzo ma ci lasciano esposti al rischio dell’ineseguito parziale o totale e dunque la loro aggressività può essere espressa quale funzione del limit price nonché della size impostati. Un esempio di limit oderparticolarmente aggressivo è quello che presenta un prezzo migliore di quello opposto (in caso di buy limit order un prezzo più alto del miglior ask price) ed una quantità maggiore. Un caso di limit order meno aggressivo del precedente è quello che presenta una size simile ma un prezzo prossimo (ma non superiore) a quello opposto (con conseguente permanenza sul book al prezzo settato della parte eventualmente rimasta ineseguita).
Arrivati a questo punto, possiamo rispondere ad una prima domanda: quali fattori valutare prima di scegliere il tipo di ordine da inserire su di una qualsiasi piattaforma?  I fattori da osservare sono i seguenti:
1.      spread;
2.      profondità del book;
3.      spessore del book;
4.      volatiltà;
5.      orario.
I predetti sono riconducibili a tre insiemi:
1.      liquidità;
2.      prezzo;
3.      tempo. 

Pezzo scritto ascoltando

Nessun commento:

Posta un commento