giovedì 27 ottobre 2016

L' HARD LANDING DELLO SHADOW BANKING CINESE E' QUESTIONE DI “QUANDO” NON DI “SE” PT.5

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Sui recentissimiinterventi della PBOCasseritamente volti a porre sotto controllo i WMPsclicca quie qui.
In questo post, prima di addentrarci in tematiche più complesse come l'analisi quantitativa degli stretti legami intercorrenti tra shadow banking/real estate e real estate/settori vari dell'economia cinese, vorrei mettere insieme alcuni dei concetti chiave affrontanti nei contributi precedenti.
  • Nessuno sa, con precisione, quanto pesi -in termini di PIL- lo shadow banking: per alcuni il 14%; per altri il 70%-80%.
  • La rete di relazioni finanziarie intercorrenti tra SB, sistema bancario formale ed aziende è particolarmente esposta ad un eventuale rallentamento della crescita nonché ad un aggiustamento dei prezzi del settore immobiliare.
  • Secondo alcuni studiosi/operatori di mercato (tra i quali Davide Serra), allo stato attuale, è improbabile che i rischi dello SB possano tradursi in una crisi sistemica globale stile Lehman; altri studiosi/operatori di mercato (tra i quali Mohamed El-Erian) hanno invece una visione prospettica speculare. Tutti, però, concordano circa il fatto che l'innesco di un default cycle locale potrebbe incrinare la fiducia nutrita dagli investitori stranieri nei confronti del sistema economico cinese.
  • Obiettivo n.1 dichiarato (e per ora solo dichiarato) delle autorità cinesi è tentare di evitare un ulteriore incremento dei NPLs nel settore dello SB.
  • Le autorità vorrebbero ridurre la portata dei maturity e debt-equity mismatches.
  • Il settore finanziario formale fornisce soprattutto prestiti di breve termine mentre il settore immobiliare e delle costruzioni in genere richiede risorse di lungo termine, specialmente sotto forma di capitali (e non di finanziamenti) al fine di ridurre i rischi connessi ad una leva finanziaria particolarmente alta.
  • Le autorità vorrebbe innalzare il livello della trasparenza, ridurre il moral hazard, ripartire i rischi tra settore bancario formale e SB.
  • Diversi esperti hanno evidenziato la necessità di una più rapida implementazione della Legal Entity Identifier Initiative (LEI), del meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie, dello schema di assicurazione sui depositi annunciato nel 2014.
  • Lo SB impacchetta e vende WMPs ai risparmiatori in cerca di rendimenti > dei tassi di interesse ufficiali. Al contempo, le shadow entities (SE) soddisfano la domanda di credito a tassi > di quelli ufficiali.
    Approfondiamo ora alcuni aspetti dello SB.
  • Lo SB non supporta solo l'economia reale ma anche la finanza speculativa ad esempio offrendo -tramite le piattaforme di P2P lending- leva finanziaria da impiegare sull' A-share market, il quale vede ampliare le proprie vulnerabilità.
  • La Cina è creditore netto rispetto al resto del mondo e pochi investitori stranieri detengono assets del settore della finanza ombra. Tuttavia, l'insorgenza di nuovi problemi tende ad indebolire la fiducia degli operatori esteri che detengono obbligazioni e titoli cinesi.
  • Secondo le stime elaborate dal Fung Global Institute (FGI), il quale ha ipotizzato stress di differenti intensità interessanti l'economia cinese, i NPLs ratios dello SB sono risultati pari: al 4,4% in caso di Optmistic Scenario; al 10% in caso di Base Scenario; al 16,1% in caso di Pessimistic Scenario; al 23,9% in caso di Disaster Scenario.
  • Il Fung Global Institute (FGI) scompone lo SB in 3 differenti livelli di rischio a seconda dell' esistente grado di connessione con il sistema bancario formale. Ritiene inoltre che, una quota di NPLs dello SB, pari al 20%-50% del totale, potrebbe dover essere trasferita al settore bancario formale in caso di shock o collasso interessante la finanza ombra.
  • L' asset quality review dei crediti del settore bancario (tradizionale+ombra) evidenzia: la possibilità di raggruppare i debitori in quattro grandi categorie (SOEs, SMEs, Real Estate e LGVFs); la necessità di approfondire natura e portata del maturity mismatch, avendo la Cina finanziato investimenti di lungo termine facendo uso di finanziamenti di breve; la necessità di approfondire natura e portata del debt/equity mismatch dato che molti investimenti sono stati finanziati facendo ricorso all' indebitamento anziché al capitale di rischio.
  • Poiché il mercato azionario è largamente accessibile soltanto alle SOEs ed alle aziende di più grande dimensione, sussiste una carenza di capitale nel segmento delle SMEs il quale vede preclusa la possibilità di finanziarsi presso il settore bancario formale. Ne consegue che lo SB rappresenta -per SMEs e LGVFs- l'unica possibilità di finanziare i propri investimenti seppur ad un costo più alto, con rischi non sempre chiari e con implicazioni concernenti il moral hazard.
  • Al fine di ridurre i rischi dello SB e del settore bancario è importante non solo prezzare i rischi correttamente, ma anche ridurre la leva dei debitori in modo da migliorarne la capacità di assorbimento dei rischi. Una delle soluzioni proposte postula un approccio olistico teso a conoscere e valutare il modo in cui banche e SB interagiscano nel finanziare l'economia reale.
Seguono ulteriori osservazioni nei prossimi posts. 

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